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martedì 23 dicembre 2014

IN ITALIA DRONI PER IL CONTROLLO DEI CIVILI E PER LE GUERRE IMPERIALISTE MADE IN USA-ISRAELE..

GlobalHawk dell' Esercito Italiano.


di GIANNI LANNES

Stato di diritto? Dittatura sempre più evidente nello Stivale invaso e occupato dallo Zio Sam fin dal 3 settembre 1943. Ora, dall'alto dei cieli, senza alcun controllo civile. E la politica italidiota non fiata, ma sta come sempre a cuccia. Il ministero della difesa ha certificato di non avere alcun controllo dello spazio aereo nazionale. L’altra brutta notizia è che i velivoli teleguidati saranno armati e potranno sparare dall’alto dei cieli sui centri abitati d’Italia, in caso di mobilitazioni popolari, interpretate come sommosse o rivolte. Il protocollo d’intesa è stato firmato qualche giorno fa dall’Aeronautica militare tricolore. Già, ma chi controlla l’AMI e i cieli del Belpaese?


Anche l’Italia dispone di droni armati come quelli in dotazione alle forze statunitensi e britanniche protagonisti delle incursioni in Pakistan, Somalia e Yemen. Dunque, con il pretesto di garantire la sicurezza e mantenere l’ordine pubblico, polizia di Stato e carabinieri (pur a secco di carburante per le volanti come hanno più volte denunciato le stesse forze dell’ordine), potranno bombardare a piacimento e discrezione i civili.
L’aeronautica militare italiana è stata la prima forza aerea alleata ad ordinare, nel 2001, i Predator a stelle e strisce, protagonisti del conflitto kosovaro del 1999. Nel 2006 vennero ordinati anche i più grandi e potenti Reaper.
Infine l’Aeronautica tricolore, senza pubblicità, ha ordinato negli Stati Uniti d’america i kit che rendono possibile imbarcare missili Hellfire e bombe a guida satellitare JDAM. 
Una flotta di velivoli (6 predator e 6 reaper) costata complessivamente 370 milioni di dollari più alcuni milioni necessari ad acquistare le armi guidate da imbarcavi i cui costi oscillano fra i 30 mila e i 50 mila euro ognuna. L’iter amministrativo statunitense per autorizzare la vendita si è concluso segretamente, almeno in Italia, come ha rivelato il Wall Street Journal.
Per la cronaca ignota ai più: i droni bellici di Washington sono operativi in Italia, e di stanza a Sigonella in Sicilia, da anni.
 
 
 
 
Drone di intercettazione dell' Arma dei Carabinieri


Global Hawk dell' Esercito Italiano

 Mare Nostrum «sarà un’operazione militare ed umanitaria e prevede il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare per incrementare il livello sicurezza delle vite umane» ha detto il ministro della Difesa Mario Mauro, al termine del vertice di Palazzo Chigi sul’emergenza immigrazione. E, ha aggiunto il ministro, nel pattugliamento verranno impiegati anche i droni in forza alla nostra aviazione.