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giovedì 25 dicembre 2014

ADDIO A 250 CASERME DELLA POLIZIA - SALTA LA SICUREZZA NAZIONALE PER UN ESERCITO DI MERCENARI






IL NUOVO ORDINE MONDIALE PREPARA LE CASERME ITALIANE PER L' ASSEDIO DEL PAESE CON ESERCITI MERCENARI.



Conto alla rovescia per Polizia Stradale, Polizia Ferroviaria, Polizia Postale e delle Telecomunicazioni, Polizia di Frontiera più alcuni Reparti Speciali, come Squadre Nautiche, Sommozzatori e Pattuglie a cavallo. Duecentocinquantuno presidi in tutta Italia si preparano a chiudere i battenti nel segno di una razionalizzazione dettata dalla crisi.
«Una chiusura feroce e indiscriminata di uffici di fondamentale importanza per la sicurezza del Paese e dei cittadini – commentano indignati dal Sap -. Se la Sicurezza dell’Italia non è una priorità di questo governo, lo si dica chiaramente, ma che non si provi a mascherare un fendente letale con una carezza».
Ma scendiamo un po’ più nel dettaglio.
Tra i presidi sui quali si abbatterà la scure del governo c’è la Squadra Sommozzatori di Olbia, attualmente l’unico reparto subacqueo della Sardegna settentrionale, considerando che gli stessi reparti della Capitaneria di Porto e dei carabinieri sono a Cagliari, mentre quello dei Vigili del Fuoco – tra l’altro già ridotto – si trova a Sassari.
Non costa nulla al ministero dell’Interno, occupando locali messi a disposizione gratuitamente dalla società di gestione dell’Aeroporto, eppure l’ufficio di Polizia di Frontiera Marittima/Aerea nello scalo internazionale di Pescara è nella stessa lista nera. Perfino le spese di manutenzione e i consumi sono a carico di un aeroporto con un traffico annuo di circa 5mila voli ed un transito passeggeri superiore al mezzo milione. Ma tant’è.
Addio anche a 74 uffici di Polizia Postale e delle Telecomunicazioni. «Nell’era di internet, delle truffe e dei reati on line come la pedopornografia, si sguarnisce il territorio di reparti altamente specializzati nella tutela delle reti informatiche e della sicurezza dei dati – commenta Gianni Tonelli, segretario generale del Sap -. Si pensi che solamente nell’ultimo anno la Polizia Postale ha scoperto oltre 4mila transazioni bancarie informatiche sospette, per importi complessivi che sfiorano i 40 milioni di euro. Oltre 3mila operazioni sono state bloccate prima che il denaro venisse trafugato. Tutto questo con le spese di natura logistica e organizzativa interamente a carico di Poste italiane».
Festa grande anche per gli automobilisti indisciplinati, per i banditi in circolazione sulle autostrade e nelle più importanti arterie del Paese: in Italia spariranno a breve ben 33 reparti della Polizia Stradale.
Si chiude in rete, in cielo, in mare, in strada. Potevano mancare le rotaie? «Cinquantuno uffici di Polizia Ferroviaria saranno trasformati presto in "punti appoggio" – risponde sarcastico Tonelli -, uffici vuoti ai quali gli agenti in transito possono fare riferimento logistico per non più di qualche ora al giorno, riconsegnando così molte stazioni al degrado e alla criminalità».
In uno dei porti commerciali più importanti del Mediterraneo, ambito e utilizzato dalla criminalità organizzata per i suoi affari, chiuderà l’ufficio di Polizia di Frontiera. Gioia Tauro, a Reggio Calabria, dove non si contano i sequestri di droga e di armi avrà un posto di polizia in meno. «E dire che la Commissione Antimafia ha ritenuto Gioia Tauro un punto di snodo degli interessi delle organizzazioni criminali italiane – fa notare Tonelli -. Anche noi vogliamo una spending review seria e ragionevole e da anni siamo promotori di un progetto di unificazione delle forze di polizia. Questo, però, è un colpo mortale all’apparato della sicurezza. Il nostro è un no secco e definitivo alla chiusura indiscriminata e selvaggia di presidi di vitale importanza per tutto il Paese, per scongiurare la quale il Sap sta distribuendo in tutta Italia, a cittadini e poliziotti, migliaia di cartoline da compilare e spedire al premier Renzi».



di Silvia Mancinelli 

EUROGENDFOR (EGF) LA NUOVA POLIZIA EUROPEA



Le Forze di difesa nazionale saranno rimpiazzate al costo di brutali licenziamenti dalle unità Eurogendfor un esercito mercenario al soldo della lobby della Finanza Occidentale.

martedì 23 dicembre 2014

NATALE "ILLUMINATO" A BOLOGNA



 di GIANNI LANNES BOLOGNA E MASSONERIA - GLI ILLUMINATI

Per Natale con il pretesto di ricordare la strage impunita del 2 agosto 1980 (85 morti e 200 feriti), in cui la vittima più piccola aveva appena tre anni, l'amministrazione comunale della città felsinea, dominata dalla massoneria - proprio come l'Italia - ha fatto installare luminarie con evidenti simboli massonici. Infatti, sopra il ponte Giacomo Matteotti svettano ora triangoli e occhi, che richiamano il delta sacro e l’occhio divino, simboli appunto cari ai grembiulini occulti che si nascondono anche tra le fila della magistratura tricolore, nonché nelle alte gerarchie del Vaticano. 



Reportage investigativo di GIANNI LANNES su


HAARP - MINISTERO DELLA GIUSTIZIA CANADESE LEGALIZZA LA GEOINGEGNERIA






Estratto dal documento del Ministero della Giustizia Canadese Weather Modification Information Act dell' Ottobre del 2014.

 cliccare su immagine per ingrandimento


Documento PDF del Ministero della Giustizia Canadese


Air Canada - collettore di uscita delle scie chimiche


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HAARP - High Frequency Active Auroral Research Program
   
Brevetto del surriscaldatore ionosferico militare HAARP

HAARP BREVETTO PDF

HAARP su WIKIPEDIA




Stazione HAARP a Gakona - Alaska




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The Guardian 

Articolo del The Guardian britannico sui rischi di catastrofi nell' uso indiscriminato e del potenziale distruttivo globale della Geoingegneria



IN ITALIA DRONI PER IL CONTROLLO DEI CIVILI E PER LE GUERRE IMPERIALISTE MADE IN USA-ISRAELE..

GlobalHawk dell' Esercito Italiano.


di GIANNI LANNES

Stato di diritto? Dittatura sempre più evidente nello Stivale invaso e occupato dallo Zio Sam fin dal 3 settembre 1943. Ora, dall'alto dei cieli, senza alcun controllo civile. E la politica italidiota non fiata, ma sta come sempre a cuccia. Il ministero della difesa ha certificato di non avere alcun controllo dello spazio aereo nazionale. L’altra brutta notizia è che i velivoli teleguidati saranno armati e potranno sparare dall’alto dei cieli sui centri abitati d’Italia, in caso di mobilitazioni popolari, interpretate come sommosse o rivolte. Il protocollo d’intesa è stato firmato qualche giorno fa dall’Aeronautica militare tricolore. Già, ma chi controlla l’AMI e i cieli del Belpaese?


Anche l’Italia dispone di droni armati come quelli in dotazione alle forze statunitensi e britanniche protagonisti delle incursioni in Pakistan, Somalia e Yemen. Dunque, con il pretesto di garantire la sicurezza e mantenere l’ordine pubblico, polizia di Stato e carabinieri (pur a secco di carburante per le volanti come hanno più volte denunciato le stesse forze dell’ordine), potranno bombardare a piacimento e discrezione i civili.
L’aeronautica militare italiana è stata la prima forza aerea alleata ad ordinare, nel 2001, i Predator a stelle e strisce, protagonisti del conflitto kosovaro del 1999. Nel 2006 vennero ordinati anche i più grandi e potenti Reaper.
Infine l’Aeronautica tricolore, senza pubblicità, ha ordinato negli Stati Uniti d’america i kit che rendono possibile imbarcare missili Hellfire e bombe a guida satellitare JDAM. 
Una flotta di velivoli (6 predator e 6 reaper) costata complessivamente 370 milioni di dollari più alcuni milioni necessari ad acquistare le armi guidate da imbarcavi i cui costi oscillano fra i 30 mila e i 50 mila euro ognuna. L’iter amministrativo statunitense per autorizzare la vendita si è concluso segretamente, almeno in Italia, come ha rivelato il Wall Street Journal.
Per la cronaca ignota ai più: i droni bellici di Washington sono operativi in Italia, e di stanza a Sigonella in Sicilia, da anni.
 
 
 
 
Drone di intercettazione dell' Arma dei Carabinieri


Global Hawk dell' Esercito Italiano

 Mare Nostrum «sarà un’operazione militare ed umanitaria e prevede il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare per incrementare il livello sicurezza delle vite umane» ha detto il ministro della Difesa Mario Mauro, al termine del vertice di Palazzo Chigi sul’emergenza immigrazione. E, ha aggiunto il ministro, nel pattugliamento verranno impiegati anche i droni in forza alla nostra aviazione.

FEBBRE DA FUSIONI PER BIG PHARMA, 2014 ANNO RECORD

Sempre secondo Pwc, il volume di offerte chiuse nel settore nel terzo trimestre del 2014 è salito del 27,2% a 42 totali, rispetto alle 33 intese nel secondo trimestre, e sono cresciute del 68% (rispetto alle 25) a confronto con quelle del terzo trimestre 2013. L'incremento dell'ultimo periodo è soprattutto il risultato di accordi annunciati e non ancora conclusi, appunto quelle che dovrebbero chiudersi per un totale di oltre 30 miliardi di dollari. Il valore delle offerte chiuse nel corso del terzo trimestre del 2014 è inoltre aumentato di ben il 304,3% a 61 miliardi di dollari, dai 15 miliardi circa nel secondo trimestre dell'anno, e del 63,3% rispetto al terzo trimestre 2013.
Accordi miliardari sono stati raggiunti, altri ipotizzati, annunciati ma ancora non concretizzati. Come quello fra Pfizer e AstraZeneca: la multinazionale americana ha messo gli occhi sull'anglo-svedese all'inizio della primavera scorsa, ma l'intesa è poi sfumata. Dall'estate si rincorrono però voci di un 'ritorno di fiamma'.
E poi l'irlandese Actavis che ha acquisito il gigante Usa Allergan per 66 miliardi di dollari; Merck&Co. che si è accaparrata la produttrice di antibiotici Cubist, proprio la scorsa settimana, per 9,5 miliardi. O ancora, la giapponese Daiichi Sankyo che per rafforzare la sua presenza nel campo dell'oncologia ha acquistato l'americana Ambit Biosciences, per oltre 400 milioni di dollari. E non è finita: Abbott ha comprato Shire (40 mln di euro), Bayer ha deciso di acquisire il business Consumer Care di Merck&Co.
In ogni caso, a livello internazionale, nel mondo farmaceutico fra il 1995 e il 2005, secondo i dati di McKinsey, si sono raggiunte alcune delle 20 più grandi fusioni del settore industriale, definite come accordi maggiori di 10 miliardi di dollari, nei quali le imprese impegnano almeno il 10% del valore delle vendite e il 20% del capitale dell'azienda acquirente.

martedì 21 ottobre 2014

MARESCIALLO DOMENICO AZZONE PRESENTAZIONE DEL SUO NUOVO LIBRO SULLE SCIE CHIMICHE




E' on line il nuovo libro dell'ex maresciallo dell'aereonautica militare
Domenico Azzone, dopo vari mesi di lavorazione , ve lo proponiamo.
Questo libro vi spiegherà in 450 pagine la geoingegneria atmosferica,
climatica e toccherà vari argomenti , riguardanti: la modificazione del clima, la
meteorologia, le irrorazioni artificiose, la disinformazioni e guerra
ambientale, la pubblicità subliminale, il controllo sull'informazione e
sulla popolazione e con uno studio di Milton Leitenberg.



scarica direttamente il file PDF 

http://www.misteriesciechimiche.org/files/libro_di_geo-ingegneria_atmosferica_-_mi.pdf

mercoledì 8 ottobre 2014

BIOTERRORISMO - UMBERTO VERONESI, IL FILANTROPO MILIONARIO INVESTE IN PESTICIDI E OGM



IL DOTT. UMBERTO  VERONESI - IL BUSINESS DEL GENOCIDIO
Il degno erede di Joseph Mengele al secolo il Dottor Green, caposcuola del business della malattia della Repubblica delle Banane (OGM), della menzogna pagata a peso d' oro, milionario affarista della Big Pharma che dopo essere stato complice delle stragi a base di Chemio farmaci prodotti dai suoi migliori sponsors, ora passa ad altro tipo di genocidio: la creazione di malattie genetiche e distruzione dell'ecosistema con i prodotti biotech-OGM della Monsanto, Kraft, Dow, Syngenta, Pioneeer, Dupont e BB Biotech. Quest' ultima corporation si occupa appunto di Biotecnologie Farmaceutiche. Altre valanghe di milioni di euro per la Fondazione Umberto Veronesi ora anche dal cartello del Biotech - Farma Biotech.





Veronesi lancia 'manifesto' anti-fobia OGM


Milano, 3 novembre, Adnkronos Salute


''I cibi geneticamente modificati (Ogm) non nascondono alcun rischio per la salute. Nessuna indagine epidemiologica dimostra l'esistenza di danni provocati da questi alimenti, che anzi sono piu' sicuri di quelli cosiddetti 'naturali' perche' molto piu' controllati. E diro' di piu'. Se in Italia si potesse scegliere, personalmente vorrei nutrirmi di mais transegnico''. Con queste parole il professor Umberto Veronesi, presidente dell'omonima Fondazione e direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, ha lanciato oggi nel capoluogo lombardo il primo ''Consensus Document'' sul tema ''Sicurezza alimentare e Ogm''. Una sorta di 'manifesto' anti-fobia redatto da 19 societa' scientifiche italiane in rappresentanza di 10 mila ricercatori e concepito dopo un meeting convocato il 5 maggio scorso a Bologna dalla Societa' italiana di tossicologia (Sitox). Gli scienziati scendono in campo compatti contro ''l'assurda demonizzazione di cui questi cibi sono vittime''. L'ex ministro della Sanita' dice basta a ''una bizzarria che inizialmente veniva considerata come una comprensibile cautela nei confronti di qualcosa di poco noto, ma che, alla luce degli studi sulle popolazioni che da anni si nutrono di alimenti Ogm (gli Stati Uniti soprattutto), e' ormai diventata un'opposizione da eliminare perche' pericolosa per il Paese''.
Secondo gli specialisti, ''l'approvazione del decreto sugli Ogm in discussione in Parlamento si tradurrebbe in una battuta d'arresto per tutta la ricerca genetica italiana. E il nostro Paese correrebbe un grandissimo pericolo di emarginazione culturale e scientifica'', e' l'avvertimento. ''Non riesco proprio a capire le ragioni di questa opposizione - ha proseguito Veronesi - Credo sia piu' che altro una questione ideologica, mossa dall'idea che introdurre un nuovo gene in un organismo rappresenti in qualche modo un 'oltraggio' alla natura''. Ma si dimentica ''che il Dna dell'uomo non e' diverso da quello di ogni altro essere vivente'' e che il meccanismo con cui nasce un cibo Ogm ''e' lo stesso seguito da tutti gli agricoltori da duemila anni, quando incrociano piante per migliorarle''.
Nei secoli, ricordano infatti gli esperti nel documento, ''l'uomo ha addomesticato animali e piante modificandone anche consapevolmente il patrimonio genetico. Di fatto, quindi, le piante attualmente coltivate e gli animali di allevamento sono per la maggior parte degli Ogm''. Non solo. Ogm o non Ogm, ha ripreso l'oncologo, ''una persona intelligente dovrebbe scegliere il prodotto piu' garantito e gli Ogm lo sono certamente piu' degli altri'' sia per l'alimentazione dell'uomo sia per quella dell'animale perche' regolati, sottolinea il documento di consenso, ''da un quadro normativo che non ha eguali in campo alimentare: tutte le analisi per valutarne la sicurezza devono essere effettuate prima dell'immissione sul mercato''.
La speranza finale della ricerca sugli Ogm, ''nonche' un importante progetto della Fondazione Veronesi - ha precisato il fondatore dell'Ieo - e' di debellare o almeno di ridurre, grazie a questi alimenti, la fame nel mondo''. L'appello corale e' di ''abbracciare il cuore e il senso del progresso scientifico e di abbandonare l'atteggiamento manicheo pro o anti Ogm. Non vogliamo apparire oltranzisti, diciamo solo che questi alimenti vanno considerati esattamente come gli altri: innocui o pericolosi a seconda dei casi, ma non dannosi solo per il fatto di essere il frutto di una data tecnica''.''Bisogna smetterla di fare confusione tra una tecnica, il suo prodotto e il modo in cui viene gestita'', ha affermato il professor Carlo Alberto Redi, ordinario presso il Dipartimento di Biologia animale dell'universita' di Pavia. ''Abbiamo paura del Dna estraneo che potremmo assumere mangiando Ogm, ma non pensiamo a quello che per esempio inglobiamo quando baciamo qualcuno'', ha sottolineato l'esperto, secondo il quale ''questa chiusura mentale ci fara' tornare all'uomo delle caverne''. E ''attenzione anche a parlare di 'contaminazione' tra campi Ogm e non''. Innanzitutto perche' ''un Ogm non e' qualcosa di tossico che puo' contaminare qualcos'altro'', ha puntualizzato Veronesi. E poi perche', ''ad esempio nel caso del mais, il polline percorre al massimo 25 metri - ha spiegato la professoressa Mirella Sari Gorla, ordinario di Genetica alla Facolta' di Scienze della Statale di Milano e past president della Societa' italiana di genetica agraria (Siga) - e quindi e' sufficiente mantenere alla giusta distanza (30 metri circa) campi di mais Ogm e di mais naturale''.
In Italia, ha osservato il professor Giorgio Cantelli Forti, presidente Sitox, ''assistiamo poi a una contraddizione per cui si propone una legge anti-Ogm ma nelle universita' si addestrano 5.600 nuovi specialisti in biotecnologie. Che futuro avranno?'', si domanda lo scienziato, facendo poi notare che ''per produrre Ogm bastano pochi euro e un garage. E chi ci difendera' da organismi geneticamente modificati prodotti all'estero in modo illecito?''. Insomma, ha denunciato il professor Giorgio Poli, preside della Facolta' di Medicina veterinaria all'universita' degli Studi di Milano e coordinatore dell'Area scienza e alimentazione della Fondazione Umberto Veronesi, ''ci preoccupiamo di cibi Ogm, che studi pubblici finanziati dall'Ue con 70 milioni di euro hanno dimostrato essere sicuri, ma non di alimenti 'sporchi' di tossine cancerogene, escrementi, metalli pesanti e pesticidi''.
''E' giusto avere etichette trasparenti che garantiscano la liberta' di scelta'', ha commentato Veronesi, ma ''come pretendiamo l'indicazione 'Ogm free' - una garanzia che tra l'altro, con le tecniche disponibili, ''nessun laboratorio di ricerca puo' dare'', ha detto il professor Francesco Sala, ordinario di Botanica generale e biotecnologia delle piante presso la Statale di Milano - dovremmo pretendere anche la garanzia 'aflatossine free'. E alla politica della 'tolleranza zero' contro gli Ogm - ha proposto l'ex ministro della Sanita' - dovremmo sostituire quella della 'tolleranza zero' verso queste sostanze, i cancerogeni piu' potenti che esistano sulla faccia della terra''. Le aflatossine, ha confermato Sala, ''sono tra le cinque o sei micotossine che possiamo trovare nel mais, quindi nei mangimi animali e, al termine della catena alimentare, nel latte e nella carne che finiscono sulle nostre tavole. Quando Veronesi ha parlato di rischio aflatossine per la polenta e' stato criticato, ma diceva la verita'''. Ma non e' tutto. ''Ricordiamo - ha aggiunto il ricercatore - che nel 2003 la Lombardia ha buttato il 20% della sua produzione di latte perche' conteneva aflatossine sopra i livelli soglia. Ma un caso simile si era gia' verificato nel 1999''. E' per queste insidie che occorre allarmarsi, ha ribadito lo specialista. ''La gente crede alle 'virtu' del biologico - ha ribadito l'esperto - ma va detto che il mais Ogm ha un contenuto in aflatossine 10-15 volte inferiore al mais bio''. E occhio anche al 'mito' dei prodotti nostrani. Un esempio? ''Il pesto genovese fatto secondo la vera ricetta ligure contiene una quantita' di metileugenolo, sostanza cancerogena, 600 volte superiore alla dose massima giornaliera consentita. Al contrario il pesto industriale contiene solo eugenolo, un derivato innocuo del metileugenolo. Il segreto sta nell'altezza delle piantine di basilico: vanno colte quando superano i 10 centimetri di altezza - svela Sala - perche' quelle giovani contengono il precursore tossico che solo dopo si trasforma nel derivato innocuo''.




la fonte Il Nuovo Medico d' Italia


Il link

venerdì 3 ottobre 2014

GIANNI LANNES A PORTO RECANATI (MC) - 09.05.2014 - PRESENTAZIONE DEL LIBRO "TERRA MUTA"



"Non siamo più abituati ad alzare gli occhi al cielo;
non siamo preparati a cogliere la matrice artificiale e militare di terremoti ed eventi climatici estremi.
Eppure è così: il clima impazzito e gli eventi tellurici ricorrenti sono le armi occulte di una nuova strategia della tensione globale. Come fanno? Sfruttando brevetti militari con i quali hanno affinato l'uso bellico delle onde elettromagnetiche, sparate direttamente in atmosfera. La realtà - per chi vuole vederla - è sotto gli occhi di tutti; basta visitare i siti istituzionali delle agenzie governative anglosassoni e leggere gli abstract dei brevetti di Eastlund...."

di Angelo De Gaetano, Simone Carletta e di Flaviano Vissani



Video della conferenza














martedì 30 settembre 2014

IL CODEX ALIMENTARIUS - LA TIRANNIA ALIMENTARE CHE SARA' CAUSA DI 2 MILIARDI DI VITTIME UMANE




Un progetto di sterminio alimentare promosso dai cartelli illegali delle multinazionali del Biotech (Monsanto, Dow, Syngenta, Pioneer Dupont, Kraft ed altre), Farmaceutica Nazista (Big Pharma ex I.G.Farben con le loro 200 case farmaceutiche), Chimica (BASF ed il cartello a loro connesso). Questa Mafia Globale capitanata dal Comitato dei 300 in Europa e dal CFR, Commissione Trilaterale, Neocons nel resto del mondo, che controllano tramite i loro servizi segreti, i Governi corrotti dei paesi occidentali.
Essa è capitanata dai Gesuiti Cavalieri di Malta Rockefellers, Rotschilds e tutta la Finanza occidentale (J.P.Morgan e Goldman Sachs ed altre), la FAO, OMS, WHO e l' Organizzazione Mondiale del Commercio: il WTO. 
Causeranno un genocidio alimentare globale e danni irrevesibili all' ecosistema. 
Tutto finalizzato al raggiungimento del progetto nazista dell' Eurozona e di un Governo unico mondiale o Nuovo Ordine Mondiale


Intervista a Paul Anthony Taylor

Ottobre 2006 – Il Codex non è un soggetto semplice da comprendere. Con oltre 20 comitati che si riuniscono ogni anno, e verbali pubblicati comprendenti oltre 1.400 pagine solo per il 2005, la maggior parte delle persone è assolutamente ignara della misura in cui le attività del Codex influenzano la salute di tutti. Continuate a leggere per scoprire tutti i dettagli del sostegno che la Codex Alimentarius Commission fornisce al "business con la malattia".

La Codex Alimentarius Commission (Codex) è il principale organismo mondiale che formula proposte e funge da consulente per i Direttori Generali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e della Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite (FAO) su tutte le questioni attinenti all'implementazione del programma congiunto FAO/OMS "Food Standards Programme". Istituita nel 1963, gli obiettivi principali della Commissione sono indicati nel suo Manuale procedurale come segue: proteggere la salute dei consumatori; garantire pratiche corrette nel commercio alimentare e promuovere il coordinamento di tutto il lavoro di organizzazioni governative e non governative internazionali in merito alle normative alimentari. Sfortunatamente, tuttavia, come tutti possiamo vedere, le sue attività non proteggono la salute dei consumatori e il commercio alimentare internazionale è tutto fuorché corretto.
Nel momento in cui scriviamo, la Commissione presiede 27 comitati e task force intergovernative ad hoc, le cui principali funzioni riguardano la scrittura di normative, linee guida e altri testi correlati per gli alimenti, compresi gli integratori alimentari. Una volta stilati, questi testi vengono sottoposti alla Commissione per l'approvazione finale e l'adozione come nuovi standard mondiali.

Sebbene l'adozione dei singoli standard e delle linee guida del Codex da parte dei singoli Paesi sia teoricamente facoltativa, la creazione della World Trade Organization (WTO) il 1° gennaio 1995 ha essenzialmente modificato il loro status internazionale, nel senso che ora vengono sempre più utilizzati dalla WTO come punto di riferimento nei giudizi riguardanti le vertenze commerciali internazionali che coinvolgono gli alimenti. La potenziale minaccia di rimanere coinvolti (e perdere) in una tale vertenza rende ora in realtà obbligatoria l'adozione di standard e linee guida del Codex, in quanto i Paesi appartenenti alla WTO non hanno praticamente alternative alla loro osservanza.  pertanto attualmente 149 Paesi fanno parte della WTO, e che esistono ormai standard e linee guida Codex per praticamente tutti gli alimenti, ciò significa in realtà che le attività del Codex influenzano ormai direttamente la grande maggioranza del genere umano.
Oltre a occuparsi dei normali alimenti, tuttavia, il Codex definisce anche standard e linee guida per: integratori alimentari di vitamine e minerali, indicazioni per la salute (health claims); alimenti biologici; alimenti geneticamente modificati; etichettatura degli alimenti; pubblicità; additivi alimentari e residui di pesticidi. È pertanto significativa, come vedremo di seguito, l'evidenza del fatto che in tutte queste aree il Codex antepone sempre più gli interessi economici (particolarmente quelli delle industrie farmaceutiche e chimiche) alla salute umana.

Le linee guida per gli integratori alimentari di vitamine e minerali sono state adottate dalla Codex Alimentarius Commission come nuovo standard mondiale durante la sua riunione a Roma, Italia, tenutasi a luglio 2005. Redatte utilizzando come modello la direttiva restrittiva sugli integratori dell'Unione Europea, le linee guida dispongono la definizione di limiti massimi restrittivi per il dosaggio di vitamine e minerali e la proibizione di dichiarazioni secondo le quali gli integratori di vitamine e minerali sono adatti per la prevenzione, il miglioramento, il trattamento o la cura di malattie. Di conseguenza, e tenendo a mente la montagna di prove che dimostrano gli straordinari miglioramenti per la salute che possono essere ottenuti con l'utilizzo di integratori alimentari, è evidente che lungi dal proteggere la salute dei consumatori, l'applicazione globale di queste linee guida farà sì che la vendita di prodotti terapeutici, preventivi e curativi rimarrà esclusivo appannaggio dell'industria farmaceutica.

Esistono già numerosi testi Codex che pongono restrizioni ai benefici per la salute attribuibili ai prodotti alimentari, e probabilmente la più significativa è costituita dalle Linee guida generali Codex sulle indicazioni per la salute. Adottate nel 1979 e modificate nel 1991, queste linee guida sono per alcuni versi la vera causa del problema Codex, in termini di applicazione di severe restrizioni alle forme di cura naturale, in quanto tentano attivamente di garantire che gli unici prodotti che possano riportare indicazioni in merito alla prevenzione, al miglioramento, al trattamento e alla cura delle malattie siano i farmaci. Nello specifico, tra l'altro, le Linee guida generali Codex sulle indicazioni vietano tutte le indicazioni che affermino che una dieta bilanciata o alimenti normali non possono fornire quantità adeguate di tutti i nutrienti e tutte le indicazioni secondo le quali i prodotti alimentari sono adatti per la prevenzione, il miglioramento, il trattamento o la cura delle malattie. È pertanto evidente che le Linee guida proteggono essenzialmente il controllo dell'industria farmaceutica sui nostri sistemi sanitari.

Alimenti biologici

Gli alimenti biologici ricevono sempre più attenzione dal Codex negli ultimi anni; ora è sempre più chiaro che il Codex Committee on Food Labelling sta tentando di rendere più elastici gli standard biologici globali per consentire l'uso di sostanze quali l'anidride solforosa, che può provocare reazioni allergiche in alcune persone, nitrito e nitrato di sodio, potenzialmente cancerogeni e implicati nell'iperattività dei bambini, e la carragenina, per la quale vi sono prove che è associata alla formazione di ulcere e tumori nell'intestino. Cosa ancora peggiore, tuttavia, la Codex Alimentarius Commission ha recentemente dato il via libera all'inizio dei lavori per l'inserimento dell'etilene nelle Linee guida Codex per la produzione, lavorazione, etichettatura e commercializzazione di alimenti biologici. L'etilene viene impiegato per indurre la maturazione di frutta e verdura durante il trasporto; la sua approvazione per l'impiego sugli alimenti biologici rappresenterebbe un passo inquietante verso l'accettazione, applicata dalla WTO, delle stesse pratiche agricole dubbie e innaturali cui sono già soggetti gli alimenti non biologici.
Perché il Codex intende rendere più elastici gli standard biologici in questo modo? A un livello di base, semplicemente perché gli alimenti biologici vengono venduti a prezzi più alti dei normali alimenti non biologici; i grandi produttori di alimenti non biologici vedono una facile opportunità per inserirsi nel mercato degli alimenti biologici e trarre maggiori profitti. A un livello più profondo, tuttavia, gli alimenti biologici promuovono una migliore salute rispetto a quelli non biologici, dato che contengono livelli più elevati di micronutrienti. Inoltre, naturalmente, gli alimenti biologici non contengono pesticidi, residui di farmaci veterinari o organismi geneticamente modificati. Ricordando pertanto che una buona salute non è nell'interesse del "business con la malattia", la crescente domanda di alimenti biologici costituisce una minaccia per le industrie farmaceutiche e chimiche, non solo in quanto questi alimenti promuovono una buona salute, tuttavia, ma anche perché riducono la domanda di pesticidi, farmaci veterinari e alimenti geneticamente modificati… i profitti diminuiscono di conseguenza.
Inoltre, a differenza dei semi geneticamente modificati, i semi biologici non possono essere brevettati. Poiché alcuni dei principali operatori dell'industria farmaceutica e chimica, ad esempio Bayer e BASF, sono anche molto attivi nell'industria delle biotecnologie, è facile comprendere che la crescente popolarità degli alimenti biologici non brevettabili costituisca in effetti una minaccia grave e crescente per i profitti del "business con la malattia" dell'industria farmaceutica.


Gli OGM

La Codex Alimentarius Commission ha adottato le sue prime linee guida e principi per gli alimenti geneticamente modificati nel 2003. Successivamente, questi testi sono diventati strumentali per far sì che Stati Uniti, Canada e Argentina intentassero, e vincessero, una vertenza commerciale presso la World Trade Organization contro l'Unione Europea (UE), nella quale affermavano che l'Unione Europea applicava una moratoria sull'approvazione e l'importazione di alimenti contenenti organismi geneticamente modificati.
Altre linee guida e standard per gli alimenti geneticamente modificati sono in fase di stesura da parte del Codex. L'adozione finale di questi testi contribuirà ulteriormente a rendere obbligatoria l'approvazione e l'importazione di alimenti geneticamente modificati conformi a tali testi per tutti i Paesi membri della WTO. In modo decisivo, pertanto, Stati Uniti, Canada e Argentina stanno anche spingendo affinché non vi siano obblighi per i produttori o esportatori di alimenti geneticamente modificati di indicare la presenza di organismi geneticamente modificati sulle etichette dei loro prodotti. È proprio quello che i grandi produttori di alimenti geneticamente modificati desiderano, naturalmente, avendo da lungo tempo compreso che sempre più persone si oppongono ai prodotti alimentari geneticamente modificati e che sarà impossibile cambiare la posizione dell'opinione pubblica nel breve termine.
A differenza dei semi dei normali alimenti, i semi degli alimenti geneticamente modificati possono essere brevettati. È questo, in realtà, il vero motivo per il quale le aziende di biotecnologie sono così disperatamente intenzionate a forzare l'introduzione di questi prodotti sui mercati mondiali: i potenziali profitti nel lungo termine sono così colossali da non avere nulla da invidiare al mercato dei farmaci. Dato pertanto che alcuni dei principali operatori dell'industria farmaceutica, ad esempio Bayer e BASF, sono anche importanti operatori dell'industria biotecnologica, è facile comprendere che l'industria farmaceutica è ancora una volta il principale beneficiario del Codex.
Dal punto di vista dell'industria farmaceutica, i soli prodotti che vale la pena produrre sono quelli brevettabili. Di conseguenza, la crescente popolarità di integratori alimentari, pratiche di medicina naturale e alimenti biologici rappresenta una seria minaccia per l'industria farmaceutica. I gruppi di interesse finanziario dietro alla Codex Alimentarius Commission lo sanno fin troppo bene, naturalmente, pertanto stanno disperatamente tentando di conservare il proprio monopolio nell'industria della salute e di espandersi nella produzione di alimenti geneticamente modificati.

Etichettatura degli alimenti

Dal 1965 esiste uno specifico comitato Codex il cui scopo è occuparsi degli aspetti dell'etichettatura degli alimenti. Si tratta del Codex Committee on Food Labelling (CCFL). La questione dell'etichettatura degli alimenti è particolarmente importante per l'ulteriore diffusione di informazioni di medicina naturale salvavita, dato che le limitazioni applicate al contenuto scritto delle etichette contribuisce, insieme al contenuto della pubblicità, a impedire ai produttori di integratori nutrizionali di informare dei benefici dimostrati dell'integrazione alimentare. Di conseguenza, il CCFL ha rifiutato di riconoscere il ruolo di una nutrizione ottimale nella prevenzione, nel miglioramento, nel trattamento e nella cura delle malattie e, pertanto, piuttosto che proteggere la salute dei consumatori sembra agire nell'interesse del "business con la malattia" dell'industria farmaceutica.

 

Pubblicità e promozione

È almeno dal 1972 che si dibatte in merito a come e se il Codex debba occuparsi di aspetti pubblicitari.
Questo dibattito è proseguito alla riunione del CCFL di maggio 2006 ad Ottawa, dove si è concentrato sull'opportunità di dare avvio a dei lavori per una definizione di "pubblicità" e, in caso affermativo, su dove (ovvero all'interno di quale testo Codex) inserire tale definizione. Dopo lunghe discussioni in merito, il CCFL ha stabilito che è necessario dare avvio ai lavori per una definizione di "pubblicità".
Dal punto di vista della medicina naturale, tuttavia, la definizione proposta è del tutto insoddisfacente:
"Pubblicità: rappresentazione al pubblico, con mezzi diversi dall'etichettatura, tesa a influenzare, o potenzialmente influenzante, atteggiamenti, convinzioni, e comportamenti che promuoveranno direttamente o indirettamente la vendita dell'alimento".
Il contenuto di questa proposta di definizione solleva diversi interrogativi chiave.
Ad esempio, oltre al suo potenziale di provocare il divieto di pubblicizzare documenti di ricerca scientifica legittimi, pubblicati e sottoposti al giudizio di esperti, potrebbe anche impedire alle organizzazioni no profit di medicina naturale di influenzare atteggiamenti, convinzioni e atteggiamenti in merito alla vendita di integratori alimentari?
Allo stesso modo, le limitazioni applicate alla pubblicità basate su questa definizione possono essere considerate contrarie al diritto alla libertà di opinione ed espressione e/o alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e il diritto di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere (entrambi i principi sono enunciati nell'Articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite)?
Dato tuttavia che il "business con la malattia" dell'industria farmaceutica dipende per la propria sopravvivenza dalla limitazione di tutti i mezzi con i quali i consumatori possono ottenere informazioni sulla medicina naturale, le potenziali limitazioni applicate alla pubblicità sono ora chiaramente un argomento chiave al Codex.

Additivi alimentari

Il Codex ha un apposito comitato che si occupa della sicurezza degli additivi alimentari; una delle sue principali funzioni è definire i livelli massimi consentiti. Nel complesso, il Codex Food Additive Index elenca attualmente un totale di circa 300 singoli additivi (sia sintetici che naturali) il cui uso è consentito negli alimenti.
Sebbene tuttavia alcuni additivi artificiali possano essere essenzialmente sicuri se consumati in piccole quantità e non combinati con altri, la realtà è che il Codex non ha riservato particolare considerazione al fatto che tali sostanze chimiche non vengono consumate singolarmente, ma in tandem. Di conseguenza, e a beneficio dei rispettivi produttori, l'effetto cumulativo a lungo termine sulla salute del consumatore dell'assunzione di più sostanze chimiche brevettate e additivi artificiali viene essenzialmente ignorato.
Molti additivi artificiali vengono prodotti da alcune delle stesse compagnie farmaceutiche e chimiche che vorrebbero vietare gli integratori vitaminici e mettere a forza gli alimenti geneticamente modificati sulle nostre tavole. Lo stesso accade con i farmaci e i semi geneticamente modificati; la ragione principale dell'esistenza di molte di queste sostanze è dovuta alla possibilità di brevettarle… e brevetto è uguale a maggiori profitti.

Pesticidi

Il Codex Committee on Pesticide Residues è stato istituito nel 1966 ed è responsabile della definizione dei limiti massimi per residui di pesticidi in singoli alimenti o in gruppi di alimenti. Ancora una volta, tuttavia, l'eventuale sicurezza di ogni singolo pesticida viene di solito esaminata a sé, mentre l'effetto a lungo termine della loro presenza collettiva sul nostro corpo viene per lo più ignorato. Poiché pertanto molti di questi pericolosi agenti chimici sono prodotti da aziende chimiche e farmaceutiche, non è difficile immaginare che il loro uso diffuso possa esser visto da queste industrie come un doppio vantaggio finanziario: aumentano potenzialmente le dimensioni del mercato (e quindi dei profitti) dei farmaci brevettati per il trattamento delle malattie potenzialmente provocate dall'assunzione di questi agenti nel lungo termine.

 

Conclusioni

Il Codex non si occupa solo di integratori alimentari. Si tratta in realtà del principale campo di battaglia politico in cui si combatte per chi disciplinerà e controllerà la fornitura di alimenti a livello mondiale, dalla fattoria alla forchetta. Questa 'guerra' viene combattuta da una rete sempre più fitta di autorità mondiali, grandi aziende e interessi finanziari e, pertanto, il commercio e il profitto sono gli obiettivi principali… non la salute umana.
Le attuali indicazioni suggeriscono che nel lungo termine i vincitori finanziari nella battaglia per il controllo sulla fornitura di alimenti a livello mondiale saranno probabilmente le industrie farmaceutiche e chimiche, soprattutto visto che l'adozione di ulteriori linee guida del Codex per gli alimenti ottenuti dalle biotecnologie appare ormai pressoché inevitabile. Di conseguenza, la nostra libertà di scelta, la nostra futura salute e l'ambiente stesso sono chiaramente a rischio.
Una buona nutrizione e una salute ottimale minacciano il "business con la malattia" dell'industria farmaceutica, in quanto riducono le dimensioni del mercato dei farmaci sintetici. Tuttavia, alimenti privi di residui di pesticidi, additivi artificiali e altri agenti contaminanti possono, per definizione, essere ottenuti solo con un minore utilizzo globale, o idealmente con la totale eliminazione, di questi agenti chimici. Questo, naturalmente, sarebbe contrario agli interessi finanziari delle aziende farmaceutiche e chimiche che producono tali sostanze, dato che comporterebbe ovviamente minori profitti, una migliore salute per intere popolazioni e la conseguente riduzione dell'uso di farmaci sintetici.
In conclusione, pertanto, sebbene possa esser stato recentemente "lontano dalle luci della ribalta", il sostegno fornito dalla Codex Alimentarius Commission al "business con la malattia" continua indisturbato e l'ampio ambito delle sue attività costituisce un pericolo significativo per la futura salute di tutto il genere umano.
Vogliamo vedere un mondo in cui il nostro accesso ad alimenti nutrienti e sicuri e a efficaci integratori alimentari viene limitato e controllato dagli interessi delle industrie farmaceutiche e chimiche? Se questa visione non ci appartiene, dobbiamo agire subito, prima che sia troppo tardi.

fonte dr M.Rath foundation



Codex Alimentarius documento pdf

 

 LA DOTT.SA RIMA E. LAIBOW CONFERENZA SUL CODEX ALIMENTARIUS

video conferenza sottotitolata in italiano in 5 parti










venerdì 26 settembre 2014

BILL GATES - VACCINI PER LO STERMINIO UMANO GLOBALE


BILL GATES LO PSICOPATICO MAGNATE DI WINDOWS (MICROSOFT) SPONSORIZZA L'INFANTICIDIO GLOBALE TRAMITE VACCINAZIONI DI MASSA SOSTENUTO DALL' UNICEF

10 miliardi di dollari in dieci anni per i vaccini nei Paesi in via di sviluppo: un impegno senza precedenti che salverà innumerevoli vite umane.

8 febbraio 2010 - L’UNICEF plaude all’impegno della Fondazione “Bill & Melinda Gates”, reso pubblico il 29 gennaio scorso al World Economic Forum di Davos, di devolvere una donazione senza precedenti – 10 miliardi di dollari – per la ricerca, lo sviluppo e la distribuzione di vaccini per i Paesi in via di sviluppo nell’arco dei prossimi 10 anni.
«Questa donazione mette in evidenza il ruolo essenziale che le vaccinazioni hanno nel ridurre la mortalità materna e infantile» ha dichiarato Ann Veneman, direttore generale dell’UNICEF. «Queste risorse assicureranno la sopravvivenza e l’immunizzazione di moltissimi bambini
«Vogliamo che il decennio che si è appena aperto sia il decennio dei vaccini» ha affermato Bill Gates.
Secondo le parole di Melinda, moglie del fondatore di Microsoft, ormai ritiratosi a tempo pieno alla guida della propria Fondazione, «i vaccini sono un miracolo, con poche dosi possono prevenire malattie che devastano una vita intera. Alla Fondazione Gates abbiamo scelto di dare ai vaccini la massima priorità, perché abbiamo visto in prima persona l’impatto che hanno sulla vita dei bambini
I vaccini hanno avuto un ruolo essenziale nel ridurre del 99% l’incidenza della polio (dal 1988 a oggi) e nel diminuire del 78% la mortalità da morbillo (tra il 2000 e il 2008).
Si stima che negli ultimi 30 anni, le cosiddette “vaccinazioni di routine” (contro difterite, tetano, pertosse, polio, morbillo e tubercolosi) abbiano prevenuto ogni anno nel mondo circa 2 milioni e mezzo di decessi in età infantile. Il 2008 è stato un anno record, con 106 milioni di bambini nel mondo che hanno conseguito l’immunizzazione verso queste infezioni.
Nonostante questo esaltante progresso, ancora 24 milioni i bambini che ancora non sono mai stati raggiunti dalle campagne di vaccinazione: appartengono ai Paesi e alle comunità più povere, dove le malattie che possono essere prevenute sono anche quelle che mietono più vittime.
Se tutti i Paesi poveri raggiungessero la soglia della copertura vaccinale per il 90% della popolazione infantile, includendo in essa anche i nuovi vaccini per prevenire polmonite e diarrea acuta, gli esperti della Fondazione Gates stimano che si salverebbero ulteriori 7,6 milioni di vite di qui al 2019. E altri 1,1 milioni di bambini in più potrebbero sopravvivere se entro il 2014 venisse introdotto il vaccino, da sempre atteso, contro la malaria.
La Fondazione “Bill & Melinda Gates” e l’UNICEF (insieme a OMS, Banca Mondiale e numerosi enti pubblici e privati) sono tra i partner fondatori della GAVI, l’Alleanza internazionale per i vaccini e l’immunizzazione, protagonista dal 2000 della nuova ondata di diffusione dei vaccini per l’infanzia a livello globale.

fonte UNICEF 






Bill & Melinda Gates Foundation

750 MILIONI DI DOLLARI PER LA GAVI



Bill and Malinda Gates Foundation investe 750 milioni dollari di istituire la Fondazione Gavi nel 1999.  
Nel 2010, Bill e Melinda Gates finanziano il "Decennio dei Vaccini"
La Bill and Melinda Gates Foundation alla fine del 1990 con il
hanno ucciso con il Rotavirus  mezzo milione di bambini ogni anno, esso è stato uno degli eventi che li ha portati a creare la loro fondazione nel 1994.

"Bill Gates spesso racconta la storia di lettura di un articolo di giornale 10 anni fa circa le principali cause di morte nell'infanzia, compresi rotavirus. Come è possibile, si chiese, che una malattia che oggi uccide 600.000 bambini ogni anno è al centro di così poco l'attenzione e gli investimenti? "ricorda il dottor Tachi Yamada, ex presidente del Global Health Program della Fondazione.

Da allora, i vaccini sono diventati più grande investimento della Fondazione Gates.

La consapevolezza che i bambini nei paesi sviluppati hanno avuto accesso ai vaccini, mentre i bambini nei paesi in via di sviluppo stavano morendo per mancanza di essi ha spinto la Fondazione di investire come socio fondatore a Gavi.

 
Citazione di Bill Gates "Il miglior investimento che abbiamo mai fatto"

Bill Gates, co-presidente, Bill & Melinda Gates Foundation (Fonte: Nature 433, il 27 gennaio 2005)
Con un
impegno Iniziale di cinque anni della Fondazione di US $ 750 milioni nel 1999 a condizione che il capitale iniziale per avviare Gavi. Nel 2005, si è impegnata un ulteriore US $ 75 milioni l'anno fino al 2014, seguito da un altro 1 miliardo di dollari pegno al giugno 2011 Gavi Conferenza dei donatori, portando l'impegno complessivo della Fondazione di Gavi a US $ 2,5 miliardi.

Sostenendo Gavi, la Fondazione si propone di accelerare l'accesso dei paesi in via di sviluppo ai vaccini e sostenere la ricerca di soluzioni per la salute per questi paesi che sono efficaci, accessibili e sostenibili.

Nei suoi primi 10 anni, Gavi ha contribuito a promuovere l'accesso a nuovi vaccini per l'epatite B e Haemophilus influenza di tipo b, vaccino Pentavalente, che affronta cinque malattie in un solo colpo. Più di recente la Fondazione e Gavi hanno sostenuto nuovi vaccini contro il Rotavirus e Polmonite. Nel 2009, Bill Gates ha espresso la speranza che il nuovo vaccino contro il Rotavirus potrebbe raggiungere la metà dei bambini che ne hanno bisogno entro sei anni.

fonte GAVI

 
BILL GATES AL TED DISCORSO DELIRANTE SUL PROGRAMMA DI INGEGNERIA SOCIALE NAZISTA PER UN PROGRAMMA AKTION T4 GLOBALE



FARMACRIME - VACCINI ANTIMORBILLO E INFANTICIDIO





Sospesa la campagna di vaccinazioni avviata dall'Onu nella zona di Idlib, dopo decine di decessi a causa di una fornitura mal conservata.

Sono stati sottoposti alle vaccinazioni contro il morbillo. Ma probabilmente la partita di farmaci era contaminata o mal conservata. E così decine di bambini sono morti in Siria e le organizzazioni mediche che si occupano di dare sostegno sanitario alla popolazione del Paese mediorientale sconvolto dalla guerra sono state costrette a interrompere le cure.
La notizia è riportata dal New York Times e riguarda la campagna anti-morbillo, rosolia e polio avviata dall'Onu. Le vaccinazioni "letali" sono state somministrate nelle città di Jarjanaz e Sinjar della provincia di Idlib, controllata dalle forze dei ribelli che lottano contro il presidente Bashar al-Assad. Le cifre sui bambini morti sono però contrastanti, alcuni medici parlano di almeno 15, altri 35 e altri ancora 50. Quel che è certo è che dozzine di altri bambini di Idlib si sono ammalati a causa del vaccino. "La partita sospettata di essere contaminata - spiega Abdulla Ajaj, uno dei medici che somministra i vaccini - è arrivata tre giorni prima che la usassimo. E' la prima volta che abbiamo un problema del genere". La provenienza del vaccino non è chiara. Secondo Ajaj alcune dosi potrebbero non essere state conservate alla giusta temperatura, ma altri medici escludono questa possibilità perché lo stesso vaccino è stato usato su altri bambini che non sono stati male. Per altri potrebbero invece essere state introdotte tossine o sostanze contaminanti quando il vaccino, che arriva in fiale multidose, viene diluito per la singola iniezione.

fonte UnioneSarda